"Tecnologie dell'involucro". Procedure di engineering e di correlazione esecutiva

L'articolo esamina l'elaborazione dei sistemi di facciata (nei tipi a doppio involucro e continuo) fuori gamma, per il complesso direzionale di Fiera Milano a Rho, definiti sulla base dell'integrazione tra le esigenze di carattere compositivo dello studio 5+1AA (Alfonso Femìa, Gianluca Peluffo), con Jean-Baptiste Pietri Architectes, e le procedure di engineering definite da Stahlbau Pichler s.r.l. Queste esplicitate attraverso la disposizione dei contenuti progettuali architettonici di carattere definitivo, completi delle indicazioni morfo-tipologiche e delle condizioni geometriche basilari; poi, le procedure comprendono lo svolgimento del percorso "iterativo" tra le istanze progettuali architettoniche, precisate anche mediante l'analisi di dettaglio, e l'apporto ingegneristico concentrato sulla disamina statica delle sezioni profilari portanti. Gli obiettivi operativi sono rivolti all'utilizzo e all'applicazione di sistemi di facciata nel tipo a cellule, secondo i modi costruttivi tesi sia allo studio tecnico, produttivo e gestionale dei componenti, sia alla razionalizzazione delle fasi costruttive. Inoltre, la configurazione sia tipologica sia espressiva e la combinazione degli elementi di chiusura si concretano secondo la coerenza funzionale rispetto all'esposizione solare, rivolgendo la tessitura dell'involucro alle condizioni di comfort luminoso negli spazi interni e comportando la diffusione della radiazione incidente: questo tramite la sequenza irregolare dei brise-soleil e l'impiego di specifiche stratificazioni entro le superfici vetrate. Allo stesso tempo, l'analisi osserva l'adozione di diverse soluzioni di facciata secondo la volontà di evitare la combinazione di fronti principali o secondari, proponendo uno spartito compositivo in grado di realizzare processi di variazione e di metamorfosi percettiva